Il progetto integrato che andiamo ad illustrare è stato eseguito in un Condominio sito nel comune di Foggia.
L’edificio oggetto d’intervento è composto da 3 scale (A, B, C) con un totale di 21 appartamenti e da un’autorimessa interrata, che ospita i box auto e i ripostigli asserviti alle unità immobiliari.
Nello specifico, il progetto ha interessato l’impianto di scarico delle acque reflue del fabbricato, installato all’intradosso dell’autorimessa condominiale.
In particolare è stato sostituito il collettore principale di scarico e i collettori secondari che collegavano le colonne montanti di scarico provenienti dagli appartamenti sovrastanti al collettore principale stesso, fino alla consegna alla pubblica fognatura.
Inoltre, si è tenuto conto di una impostazione non corretta dell’impianto di scarico esistente, che prevedeva una confluenza “mista” tra le acque bianche (meteoriche) e le acque nere (di risulta dall’uso umano). Pertanto sono state separate in modo definitivo le tubazioni dell’impianto di scarico delle acque nere da quelle delle acque bianche.
Il collettore principale di scarico delle acque reflue del fabbricato, composto da tubazioni in ghisa, attraversava l’intera corsia di manovra dell’autorimessa.
I collettori secondari attraversavano i singoli box fino a connettersi al collettore principale.
(vedi FOTO 1 a destra).
Dal sopralluogo, è risultato evidente come la tubazione esistente in ghisa presentava segni di deterioramento in più punti, soprattutto in corrispondenza delle giunzioni, che causavano frequenti episodi di allagamento sia dei box che lungo la corsia di manovra.
Inoltre essa, collegata per mezzo di fascette in plastica, faceva da supporto alla sottostante tubazione di scarico delle acque meteoriche in PVC [FOTO 2], rendendo complessa ogni attività di manutenzione.
La nostra proposta è stata quella di sostituire il collettore principale di scarico dell’edificio e tutti i collettori secondari in ghisa, ormai obsoleti, installando nuove linee in polipropilene aventi la stessa pendenza e by-passando, man mano che procedevano i lavori, le vecchie tubazioni in uso.
La soluzione proposta ha generato un vantaggio molto importante: la continuità di servizio per gli utenti finali, senza interruzioni di fornitura dell’acqua e di uso degli scarichi.
In altre parole, isolando la vecchia tubazione, l’impianto non è rimasto mai completamente inutilizzabile (al netto di pochissime ore al giorno da dedicare agli innesti dei nuovi collettori secondari nel nuovo collettore principale), diminuendo notevolmente i disagi per i condomini.
Nello schema riportato in basso [Foto 3] è indicata la nuova distribuzione degli scarichi delle acque reflue del condominio.
Le tubazioni verdi in polipropilene indicano il nuovo collettore principale degli scarichi delle acque reflue (linea orizzontale in foto) e i nuovi collettori secondari (linee verticali in foto).
Le tubazioni arancioni rappresentano il collettore di scarico delle acque meteoriche (esistente e non modificato).
Le tubazioni blu rappresentano i collettori secondari di scarico delle acque meteoriche di nuova installazione, create dalla separazione con i vecchi collettori secondari di scarico di acque reflue.
Entrambi i sistemi prima dell’intervento erano connessi all’impianto di scarico delle acque reflue. Dopo l’intervento, come prescrive la legge, gli impianti sono stati separati e confluiscono in condotte separate.
Come già anticipato, la nuova tubazione è stata realizzata con materiale plastico ovvero polipropilene (PP), ad alta resistenza contro la corrosione e buon isolamento acustico, assemblata con innesti a bicchiere, guarnizione di tenuta e pasta d’incollaggio.
Il nuovo impianto è sorretto da collari in acciaio fissati al solaio dell’autorimessa in corrispondenza dei giunti ed in ragione di ogni 1,5 m di tubazione installata.
Inoltre prima del completamento dei lavori, è stata eseguita un’attività di videoispezione tramite endoscopio, al fine di verificare la presenza di eventuali ostruzioni al pozzetto di consegna al collettore pubblico fognario.
L’impianto è stato collaudato positivamente.
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